mercoledì 22 settembre 2010

Crostata di frutta fresca

Questa crostata è un classico della pasticceria che piace sempre... Base di pasta frolla, crema pasticcera, frutta fresca e gelatina per lucidare. Quando l'ho preparata non avevo ancora lo stampo con il fondo amovibile ed ho avuto un piccolo incidente nello sformare la base... e si vede!!! Adesso con il mio nuovo stampo non capita più :-)))


Ingredienti

per la pasta frolla

farina bianca g 250
burro g 150 
zucchero semolato g 100 
2 tuorli 
scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
un pizzico di sale

per la crema pasticcera

1/2 lt. di latte fresco intero
4 tuorli
70 gr.di fruttosio (o 100 gr. di zucchero semolato)
50 gr. di farina (o amido di mais)
i semi di mezzo baccello di vaniglia fresca

per decorare:
frutta fresca a piacere
gelatina per lucidare

Per la pasta frolla. Tagliare il burro (che avrete tirato fuori dal frigorifero da 30 minuti) a pezzetti, unire la farina ed intridere gli ingredienti fino ad ottenere delle briciolone. Formare la fontana ed aggiungere i tuorli, lo zucchero, la vaniglia ed il sale. Lavorare velocemente, giusto il tempo necessario per ottenere un composto omogeneo. Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti (meglio ancora qualche ora o il giorno prima). Mentre la pasta riposa preparare la crema. Scaldare il latte in un recipiente (se avete la bastardella di rame è meglio...) con la vaniglia e portare ad ebollizione. In un altro contenitore, montare leggermente i tuorli con il fruttosio (o lo zucchero) ed unire la farina setacciata o l'amido (per evitare i grumi). Versare poco latte (filtrandolo con un colino a maglie strette) nel composto di tuorli, mescolare, ed unire a filo il resto del latte. Rimettere su fuoco dolce e mescolare continuamete con una frusta, fino a quando la crema raggiunge l'ebollizione (e si addensa) e continuare la cottura per un paio di minuti. Far raffreddare su di un piano d'acciaio ben pulito lavorando con una spatola oppure in un contenitore immerso in acqua e ghiaccio, sempre mescolando. Stendere la frolla con il mattarello, su un foglio di carta forno leggermente infarinato, ad un'altezza di 3-4 mm , e rivestire uno stampo per crostate di 24 cm di diametro (possibilmente con il fondo amovible..!!!). Pizzicare il bordo e bucherellare il fondo con una forchetta. Coprire con carta forno e riempire di riso o fagioli secchi. Cuocere a 180° per 20 minuti, togliere la carta ed il riso, e continuare la cottura per altri 10 minuti per far asciugare la  frolla. Far raffreddare e sformare.Mentre la frolla raffredda, preparare la frutta scelta. Per comporre la crostata, mettere la crema fredda in una sac a poche con bocchetta liscia di 1 cm, e riempire la crostata facendo prima il bordo e poi il resto. Decorare con la frutta e lucidare con la gelatina. E' meglio farcire la torta il giorno stesso che si serve, mentre la base potete prepararla anche il giorno prima.

martedì 14 settembre 2010

Hummus bi tahina (Crema di ceci con tahina)

Questa crema di origine Medio Orientale, è probabilmente l'unico modo in cui mangio i legumi... Non ho molti ricordi di quando avevo 4 anni, ma ricordo benissimo quel giorno a scuola, quando mi costrinsero a mangiare i piselli che non mi piacevano... Beh, tralascio i dettagli di come mi sono liberata di quei legumi ingoiati sotto minaccia, ma da allora anche lenticchie, fave and Co., non hanno più avuto spazio nella mia vita, fino a quando non ho provato l'hummus per la prima volta: è stato amore al primo assaggio!!!! Sarà perchè nella crema c'è la tahina, che non è altro che una pasta oleosa ottenuta dalla frantumazione del sesamo (che io adoro), e che insieme ai ceci si esprime al meglio, o non so per quale altro motivo, ma questa crema mi ha conquistata... Si può servire come dip insieme a verdure, pane arabo, pesce... E' perfetto per un aperitivo  e finger food
Come sempre (o quasi), per le ricette Medio Orientali, mi affido nelle sicure mani del già tante volte nominato libro di Claudia Roden: "La cucina del Medio Oriente e del Nord Africa".




Ingredienti

120-180 gr. di ceci ammollati per una notte in acqua fredda (io ho usato quelii già cotti )
il succo di 2-3 limoni
2-3 spicchi d'aglio (uno solo per me...)
1,5 dl  di tahina (pasta di sesamo)
1 cucchiaio d'olio exv d'oliva
1 cucchiaino di paprica (per me forte)
1 cucchiaio di prezzemolo  tritato
sale q.b.

Cuocere i ceci in acqua nuova per 2-3 ore circa (eventualmente unire 1/2 cucchiano di bicarbonato all'acqua di ammollo che permetterà loro di ammorbidirsi più velocemente). Scolare i ceci, conservare l'acqua di cottura e tenere da parte qualcuno. Setacciare o pestare il resto in un mortaio o meglio ancora passare al mixer elettrico per ottenere un purè. Se usate il mixer, unite il succo dei limoni e un pò dell'acqua di cottura. Aggiungere gli altri ingredienti e mixare ancora, aggiungendo altra acqua se necessario. Il risultato dovrà essere un composto cremoso ed omogeneo. Se decidete di lavorare a mano, pestate l'aglio con il sale, unite i ceci ridotti in poltiglia e amalgamate bene. Unite la thaina poco per volta, il succo di limoni e mescolate bene. Assaggiare ed eventualmente aggiustare con sale, limoni o tahina. Versare in una ciotola, irrorare con  poco olio exv mischiato con poca paprica e cospargere con prezzemolo tritato. Volendo si può rendere più piccante unendo del peperoncino macinato e del cumino macinato. Si può decorare anche con pinoli tostati o soffritti nel burro.
P.S. Mi ero dimenticata di dirvi che è meglio eliminare la pellicina dai ceci, lo so che è noioso, ma così la crema rimane più liscia!

giovedì 9 settembre 2010

Scarola imbottita

Quando lavoravo in zona Moscova a Milano, per pranzo andavo spesso in una gastronomia gestita da una coppia napoletana, e tra le altre delizie che preparavano, c'era la scarola... mi è piaciuta subito così ho iniziato a prepararla anche a casa! E' ottima mangiata da sola o come accompagnamento a piatti di carne (arrosto, etc.). Questa volta l'ho servita con dell'anatra allo speck (ricetta prossimamente on line...).Anche per questa ricetta ingredienti semplici ma gustosi, ed esecuzione altrettanto semplice.


Ingredienti

1 cespo di scarola di 500- 600 gr
20 olive taggiasche snocciolate (non sono napoletane ma io le preferisco)
una piccola manciata d'uvetta (ammorbidita in acqua tiepida, strizzata ed asciugata)
una piccola manciata di capperi salati, sciacquati
1/2 cucchiaio di pinoli
2-3 filetti di acciughe sott'olio
2 spicchi d'aglio interi
sale q.b
olio extravergine d'oliva

Eliminare le foglie brutte dal cespo, lavare la scarola, e mettere a sgocciolare bene. Nel frattempo, tritare grossolanamente i capperi con l'uvetta, le acciughe e la metà delle olive. Condire con un cucchiaio d'olio e mescolare. Distribuire delicatamente il trito, i pinoli e le olive rimanenti, tra le foglie di scarola. Salare poco (le acciughe e i capperi sono già salati). Chiudere e legare la circonferenza con qualche giro di spago da cucina. Versare in un tegame antiaderente (io uso un wok) poco olio e mettere i due spicchi d'aglio a far soffriggere velocemente. Aggiungere il cespo legato, incoperchiare  far cuocere a fuoco basso per 50-60 minuti e buon appetito. Si può preparare in anticipo e se ne avanza, tagliatela a pezzetti ed usatela per la pizza di scarola!

P.S. la maggior parte delle ricette, prevede che la scarola venga prima sbollentata in acqua, ma io preferisco questa versione perché non si perde il sapore.

venerdì 3 settembre 2010

Polpettone di patate e fagiolini

Sono passati quasi tre mesi dall'ultimo post che ho scritto... mi sono già bacchettata le mani da sola, ma questi mesi appena trascorsi, sono stati "impegnativi" per diversi aspetti! Diciamo che spero che i prossimi siano più soddisfacenti e così mi auto somministro una dose di buon umore che non guasta mai.... :-)))
Adesso veniamo alla ricetta di oggi! Si tratta di una preparazione tipica della Liguria, o meglio genovese (genovesi: coreggettemi se sbaglio!). Gli ingredienti sono semplici e genuini, così come l'esecuzione della ricetta. Il "polpettone" è buono tiepido o a temperatura ambiente, anche se la sua deliziosa crosticina, raffreddandosi, perde un pò in croccantezza.
Ci sono diverse varianti di questo piatto, io seguo la ricetta di Bruna F. (forse con qualche piccola variazione)dal forum della Cucina Italiana... per me è semplicemente squisita.. è una di quelle cose per cui un boccone tira l'altro....



Ingredienti per 4 persone

300 gr fagiolini
2 patate di media grossezza
2 uova
50 g di Parmigiano grattugiato 
un pugno di funghi porcini secchi
1 scalogno tritato
3 o 4 rametti di maggiorana fresca
olio exv d'oliva
sale, pepe e noce moscata q.b.
pangrattato q.b.
 
Bollire separatamente patate e fagiolini. Fare rinvenire in acqua tiepida i funghi per 20 minuti (io ne avevo di freschi raccolti dal mio Amore in montagna), poi strizzarli, tritarli, ed insaporirli nello scalogno stufato con un cucchiaio d'olio.
Passare i fagiolini al passaverdure ed unirli allo scalogno (e funghi), facendoli insaporire per qualche minuto. Unire le patate schiacciate, le uova, il Parmigiano, la maggiorana tritata, sale, pepe e noce moscata. Versare tutto in una teglia (io con queste dosi uso un formato 20x28) leggermente unta d'olio (o carta forno bagnata e strizzata). Livellare la superficie, cospargere abbondatemente di pangrattato ed infornare a 180° per 45 minuti finchè si è formata una crosticina dorata. Lasciar intiepidire e servire.... buon appetito!!!
P.S. Si può anche prepararne di più, congelare e mettere direttamente in forno.
 

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