lunedì 24 febbraio 2014

Strudel alle banane e mele con salsa toffee

Sono ufficialmente entrata nel "vortice"... grazie a Mari Lasagnapazza, la bravissima vincitrice dell'MTChallenge di Gennaio. Mari non ha proposto una, ma ben due ricette, una dolce e l'altra salata, per la sfida n. 36 dell'MTChallenge
La settimana scorsa ho preparato lo Strudel al radicchio e zucca con Skordalià, oggi è il turno di quello dolce :)
Non volevo stravolgere troppo la ricetta dello Strudel originale, quello con le mele, che amo particolarmente e di cui ho un ricordo ben vivo, grazie ad alcune brevi vacanze trascorse a Corvara... sono ghiottissima di dolci con le mele! Nel ripieno sono finite le banane con le mele, le noci Pecan, i datteri, un po' di amaretti e altri profumi... Il tutto accompagnato da una dolce salsa Toffee.




Strudel alle banane e mele con salsa Toffee

Ingredienti 

per la sfoglia (come da ricetta di Mari)

150 g di farina 00
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale

per il ripieno

3 banane medie
1 mela Golden (o Renetta)
80 g di zucchero di canna
3 cucchiai di Cognac
40 g di noci Pecan 
30 g di datteri essiccati non zuccherati, tagliati a pezzetti
30 g di pangrattato
30 g di amaretti secchi, sbriciolati finemente
30 g di burro
la scorza di ½ arancia (non trattata), grattugiata
1 cucchiaino di zenzero in polvere
20 g di burro fuso, per spennellare la sfoglia
zucchero a velo, per la superficie

per la salsa Toffee, 350 ml circa  (da una ricetta di Paul Gayler, leggermente modificata)

180 g di zucchero di canna
100 ml di panna fresca
100 g di burro 
1 cucchiaio di Cognac
½ cucchiaino di essenza di vaniglia
4 o 5 cucchiai di yogurt greco (o panna acida)

Per preparare la sfoglia, vi riporto le indicazioni di Mari:
Scaldate l'acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l'olio e versate a mano a mano l'acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l'acqua, togliete l'impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l'impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz'ora. Nel frattempo accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C, modalità statica.
Per preparare il ripieno, fate sciogliere i 30 g di burro in un padellino antiaderente, unite il pangrattato e gli amaretti sbriciolati e fate imbiondire. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire in una piccola ciotola, poi aggiungete la scorza d'arancia e lo zenzero. Mettete da parte. In un altro ciotola capiente, mettete le noci Pecan i datteri e lo zucchero. Unite la mela, lavata, sbucciata, detorsolata, tagliata in quarti e affettata allo spessore di 3 mm circa. Unite anche le banane sbucciate, divise a metà per il lungo, e affettate allo spessore di 3-4 mm circa. Unite anche il Cognac e mescolate delicatamente.


Per stendere la sfoglia vi riporto le indicazioni di Mari:
Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l'impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l'esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa 50 cm per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po' più spessi, passate con le dita lungo tutta l'estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.


Disponete sulla sfoglia il composto di pangrattato e amaretti, e sopra il ripieno di banane e mele, lasciando liberi 2 cm circa dal bordo. 


Per arrotolare lo strudel, sollevate la sfoglia e arrotolandola con sul ripieno, aiutandovi con la tovaglia. Dopo due giri di sfoglia, ripiegate i lembi esterni verso il centro, poi continuate ad arrotolare la sfoglia fino alla fine.

Scusate per la scarsa qualità della foto... ho dovuto usare l'autoscatto :(

Trasferite lo strudel su una placca da forno imburrata (il mio forno è 75 cm, così ho potuto usare una teglia grande, senza dover piegare lo strudel o metterlo di traverso ;), spennellate la superficie dello strudel con il burro fuso ed infornate per 30-40 minuti, finché la superficie dello strudel sarà dorata ma non scura. Sfornate e lasciate raffreddare.
Per preparare la salsa, mettete lo zucchero di canna, la panna e il burro a pezzetti in una casseruola dal fondo pesante. Cuocete su fuoco dolce, mescolando con un cucchiaio di legno, finché il burro e lo zucchero si saranno sciolti. Alzate la fiamma e portate ad ebollizione, sempre mescolando, poi abbassate la fiamma e cuocete per 5-6 minuti. Togliete dal fuoco e unite l'essenza di vaniglia e il Cognac. Lasciate intiepidire poi unite lo yogurt (o la panna acida), mischiando bene. Servite con lo strudel e godetevi questo momento :)
La salsa Toffee (o salsa al caramello), si conserva in frigorifero fino a 10 giorni, ma senza l'aggiunta dello yogurt. Per servirla va riportata a temperatura ambiente aggiungendo lo yogurt prima di servirla.

venerdì 21 febbraio 2014

Strudel al radicchio e zucca con Skordalià

Secondo appuntamento dell'anno con l'MTChallenge, la sfida culinaria più bella ed emozionante del web. Il mese di Gennaio ha visto come vincitrice la bravissima e dolce Mari, con il suo Spezzatino di cervo del cacciatore... Mari: finalmente!!!
La ricetta che ha scelto per metterci alla prova è quella dello Strudel, ma non solo lo strudel dolce, ma anche quello salato, così ha accontentato tutti :)
La prima ricetta che vi propongo è lo Strudel nella versione salata. Mille e uno ripieni mi sono frullati per la testa, ma ne volevo provare uno vegetariano e ho scelto quello con la zucca e il radicchio. Dove la zucca bilancia l'amaro del radicchio, le noci donano una nota croccante, e la salsa greca Skordalia dà il giusto sprint all'insieme.


Strudel al radicchio e zucca con Skordalià

Ingredienti per 4 persone

per la sfoglia (dosi e procedimento di Mari)

150 g di farina 00
50 ml di acqua 
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
un pizzico di sale

per il ripieno 

300 g circa di radicchio di Chioggia
250 g circa di zucca, già pulita
uno spicchio d'aglio, schiacciato
1 scalogno
½ cucchiaino di rosmarino tritato
2 cucchiai scarsi di olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
due cucchiai di Parmigiano grattugiato

per la Skordalia*

250-300 g di patate, lavate, pelate e tagliate a tocchetti
1 (o 2 a piacere) spicchi d'aglio
latte fresco q.b.
150 ml circa d'olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio scarso di aceto di mele
acqua tiepida q.b.
timo a piacere

noci tritate grossolanamente, per decorare

*La Skordalià è una tipica salsa greca, il cui nome deriva da skordo = aglio... Solitamente viene servita con verdure, barbabietola in particolare, ma si gusta anche spalmata sul pane abbrustolito o come si preferisce! Esiste anche una versione, sembra quella più tradizionale, preparata con il pane al posto delle patate, e con le noci tritate. C'è chi invece dell'aceto utilizza il limone... insomma, le varianti posso essere numerose. Io ho utilizzato un solo spicchio d'aglio che ho sbollentato prima in poco latte, ma gli stomaci forti possono esagerare con la quantità!

Per la preparazione della sfoglia vi riporto le parole di Mari:
Scaldate l'acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l'olio e versate a mano a mano l'acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l'acqua, togliete l'impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l'impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola per circa mezz'ora. Nel frattempo accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C, modalità statica.
Per preparare il ripieno, tagliare la zucca a fettine sottili e stufarla in una padella antiaderente con un cucchiaio d'olio, l'aglio (che dopo la cottura andrà eliminato) e con metà dello scalogno, tritato finemente. Coprire con il coperchio e cuocere, mescolando ogni tanto, finché la zucca sarà morbida ma non sfatta, aggiungendo poca acqua, se necessario. Regolare di sale e pepe macinato al momento, poi mettere da parte e lasciar raffreddare.
Lavare, sgocciolare, tagliare a metà il radicchio ed eliminare la costola dure centrale. Ridurlo a striscioline, poi cuocerlo, coperto, in una padella antiaderente insieme al cucchiaio d'olio rimanente e all'altra metà dello scalogno, per circa 7-8 minuti, unendo poca acqua, se necessario e mescolando ogni tanto. Regolare di sale e pepe e mettere da parte a raffreddare.
In una ciotola, mescolare il radicchio e la zucca con il Parmigiano.
Per stendere la sfoglia e per la cottura vi riporto le indicazioni di Mari:
Prima di incominciare a stendere la sfoglia mettete a bollire sul fuoco una pentola abbastanza larga e che possa contenere comodamente lo strudel. Disponete su una spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco (possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinatelo. Prendete l'impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi tiratelo aiutandovi con un mattarello. In questo caso basterà il mattarello per stendere la sfoglia che non dovrà essere sottile come quella preparata per lo strudel da cuocere al forno. Il risultato finale dovrebbe essere una sfoglia più o meno quadrata di 25 cm per lato.
Disponete il ripieno su tutta la superficie della sfoglia lasciando liberi circa due centimetri lungo il bordo. Cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno, se necessario aiutandovi con il tovagliolo, anche se in questo caso non dovrebbe essercene bisogno visto che l'impasto dovrebbe essere un po' più spesso e consistente. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. Avvolgete il rotolo così ottenuto nel tovagliolo senza lasciare vuoti e chiudete, con uno spago da cucina i due lembi esterni; fate due giri di spago anche lungo il rotolo.

 

Salate l'acqua bollente e adagiatevi delicatamente lo strudel avvolto nel tovagliolo facendo attenzione che non tocchi troppo il fondo della pentola. Fate cuocere sobbollendo per 30 minuti, quindi togliete lo strudel dall'acqua e togliete il tovagliolo.



Io ho legato lo spago ai manici della pesciera, per evitare che il rotolo toccasse il fondo della pentola.
Quando mettete a bollire l'acqua per il rotolo, mettete a cuocere anche le patate, in pentola con acqua fredda leggermente salata. Quando saranno ben cotte, scolatele, e finché sono ancora tiepide, passatele brevemente al mixer con la funzione pulse o con il frullatore. Non frullatele troppo le patate altrimenti diventeranno collose! Unire l'aglio precedentemente cotto nel latte per qualche minuto (in modo da ammorbidirne il sapore) e passato allo schiaccia aglio. Unite l'olio a filo con il mixer in funzione a bassa velocità, fino ad ottenere una salsa liscia. Unite anche l'aceto e un po' di acqua tiepida, mescolando con un cucchiaio, fino ad ottenere la consistenza preferita, che dovrà essere piuttosto morbida ma non liquida. Regolate di sale e pepe, unite qualche fogliolina di timo e versate la salsa al centro di ogni piatto. Affettate il rotolo e posizionate le fette sopra alla salsa. Cospargete con timo a piacere, noci tritate e servite subito.
Buon appetito :)


giovedì 20 febbraio 2014

lunedì 17 febbraio 2014

Un salto in Cina: Straccetti di Pollo con semi di sesamo e pepe di Sichuan

Sono sempre alla ricerca di modi nuovi per cucinare il pollo, visto che lo preparo abbastanza spesso a casa, vivendo in una famiglia di carnivori... Anzi, credo che il pollo sia proprio il tipo di carne che cucino con più frequenza, sia per la sua versatilità che per la velocità di cottura (sto parlando del pollo a pezzi). Cerco di acquistare sempre polli che siano stati allevati all'aperto, e alimentati senza derivati di origine animale o OGM... Sia per questioni etiche che per la qualità delle carni, che non è paragonabile a quelli allevati in modo intensivo!

Nella cucina cinese, il pollo viene cucinato in infiniti modi, tra le preparazioni più conosciute ci sono il "Pollo al limone" o il "Pollo con le arachidi". La ricetta che vi propongo è la versione di Ken Hom - considerato uno dei più grandi chef esperti di cucina cinese - di un noto piatto dello Sichuan, molto popolare, e conosciuto come Strange Taste Chicken, perché racchiude diversi sapori: agroldoce, piccante e speziato. In casa hanno apprezzato tutti questa squisita preparazione :)))
Ricetta naturalmente gluten free, ma controllate sempre le etichette degli ingredienti a rischio contaminazione!


Shredded Chicken with Sesame Seeds

Ken Hom, 100 Quick Stir-Fry Recipes, Collana My Kitchen Table - BBC Books

Ingredienti per 3-4 persone

450 g di petto di pollo, senza pelle e ossa
300 ml di olio di semi di arachidi o acqua
1 cucchiaio di olio di semi di arachidi
1 cucchiaio di semi di sesamo bianchi

per la marinata

1 albume
2 cucchiaini di amido di mais
sale 

per la salsa

2 cucchiaini di salsa di soia scura (dark soy sauce)*
2 cucchiaini di aceto nero Cinese di riso o aceto di sidro di mele (o aceto di mele)
2 cucchiaini di Chilli bean sauce (salsa a base di fagioli di soia, peperoncini e fave)
2 cucchiaini di olio di sesamo
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaio di vino di riso Shaoxing o Sherry secco
1 cucchiaino di grani di pepe di Sichuan, tostati (per un paio di minuti in padella)  
1 cucchiaio e ½ di cipollotto spezzettato

* La Dark soy sauce è una salsa di soia più ricca di sapore e più densa rispetto a quella normale. E' molto utilizzata nella cucina cinese Stir-Fry, per donare un'aroma più intenso al cibo. La trovate nei negozi specializzati, altrimenti utilizzate la salsa di soia normale.
Gli altri ingredienti della sals, li trovate sempre nei negozi specializzati nella vendita di cibo etnico.

1. Tagliare i petti di pollo in striscioline lunghe 7,5 cm circa e metterli nella ciotola insieme alla marinata, mischiando bene. Potete anche mettere marinata e pollo in un capiente sacchetto per alimenti (quelli per congelare vanno benissimo), chiudendo con l'apposito laccetto e agitando bene. Trasferire in frigorifero per 20 minuti circa.
2. Se usate l'olio d'arachide per cucinare il pollo, riscaldate un wok o una padella per fritti su fuoco alto, poi versate l'olio. Quando l'olio sarà molto caldo, togliere il wok dal fuoco e aggiungere il pollo, mescolando energicamente, per evitare che il pollo si attacchi al wok. Dopo 2 minuti circa, quando la carne sarà diventata bianca, scolarla in un colino d'acciaio posto sopra una ciotola, poi eliminare l'olio. Se usate l'acqua invece dell'olio, portatela a bollore in una padella, poi procedete come con l'olio.
3. Pulire il wok o la padella, poi scaldare il tegame finché sarà ben caldo. Versare il cucchiaio di olio di arachidi, i semi di sesamo e mescolare per 30 secondi o finché i semi saranno rosolati.
4. Unire tutti gli ingredienti della salsa e portare a bollore. Rimettere il pollo nel wok (o nella padella) e cuocere mescolando per altri 2 minuti, facendo in modo che i pezzetti di pollo siano ben ricoperti dalla salsa e dai semi di sesamo. Servire subito o lasciar raffreddare e servire a temperatura ambiente.
Volendo, si può cospargere con altro cipollotto affettato finemente.
Se servite gli straccetti con una ciotola di riso, avrete una piatto unico!

sabato 8 febbraio 2014

Yakh Dar Behesht - Estasi Ghiacciata




Yakh Dar Behesht - Estasi Ghiacciata
a Pomegranates & Roses, Ariana Bundy
in rosso le mie note 

Ingredienti (per 12 porzioni)

1 litro di latte
75 g di farina di riso
150 g di zucchero, preferibilmente grezzo
2 cucchiai di acqua di rose
5 baccelli di cardamomo
Noghl, per servire (ricetta a seguire)
petali di rosa
foglie d'oro alimentare (facoltative)

Versare il latte in una casseruola, insieme alla farina di riso ed allo zucchero. Cuocere su fuoco medio-basso, mescolando sempre con un cucchiaio di legno e finché lo zuccherò si sarà sciolto, e la crema comincerà ad ispessirsi. Saranno necessari circa 10 minuti (a me sono serviti circa 15). Durante la cottura, controllare che la crema non si attacchi al fondo della casseruola, raschiando bene con il cucchiaio di legno. Unire l'acqua di rose e il cardamomo (schiacciato, ma l'autrice non lo scrive, per sprigionarne meglio l'aroma, e chiuso dentro ad  una garza, così sarà più semplice da eliminare successivamente), proseguire la cottura, sempre mescolando, per altri 2 minuti, finché la crema sarà densa e lucida, e avrà la consistenza di quella pasticcera. Togliere la crema dal fuoco, eliminare il cardamomo e versarla negli stampini. Far raffreddare in frigorifero per alcune ore (per me tutta la notte) poi sformare su un piatto e servire decorando con i pistacchi tritati, i Noghl (anche se non è previsto dalla ricetta tradizionale), i petali di rosa e le foglie d'oro, se le usate. Al momento di sformare il dolce ho avuto la brutta sorpresa, la consistenza non era quella giusta, visto che si è "allargato" sul piatto. Ho messo gli altri dolci in freezer per un'ora circa, per fare in modo che mantenessero la forma al momento di servirli...

Noghl - Confetti alle mandorle

Questi confetti vengono serviti e regalati ai matrimoni (come si fa anche in Italia...), come buon auspicio, ma si servono anche durante il Nooroz, il Capodanno Persiano, al posto delle zollette di zucchero, quando viene servito il tè caldo. La nonna della Bundy metteva i confetti nel barattolo dello zucchero insieme alle zollette. In Iran si usa aggiungere i Noghl allo Ajeel, (il mix di frutta secca Persiano), che si dà ai bambini.

Ingredienti

500 g di zucchero semolato
125 ml di acqua di rose
175 di mandorle spezzettate o intere

Mettere lo zucchero in una casseruola con 250 ml d'acqua, portare a bollore e lasciar bollire per circa 20 minuti. Unire l'acqua di rose, riportare a bollore e proseguire la cottura per altri 2 minuti, o finché il termometro da zucchero segnerà 130°C (a me sono stati necessari ben più dei 2 minuti descritti). Mettere le mandorle in un tegame dotato di manico solido, poi versare lo sciroppo molto lentamente e nel frattempo scuotere il tegame molto bene e costantemente. Le mandorle diventeranno magicamente bianche. Questa operazione deve essere fatta lentamente, altrimenti le mandorle non si rivestiranno completamente. A me si sono formati diversi blocchi di mandorle e sciroppo, nonostante abbia seguito le istruzioni dell'autrice, e i miei Noghl non assomigliano ai suoi. Un altro metodo che si può utilizzare è con un robot da cucina. Mettere le mandorle nella ciotola del robot e versare lo sciroppo, sempre lentamente e con il motore in funzione alla minima velocità, così le mandorle non si romperanno. Trasferire le mandorle glassate sopra ad un foglio di carta forno o un foglio Silpat, e lasciar raffreddare prima di separare le mandorle.

Note personali

Dopo l'insuccesso ottenuto al momento di sformare il dessert, sono andata alla ricerca di altre notizie su questo dolce, e ho trovato un video dove la Bundy prepara proprio questa ricetta. Ci sono dei passaggi diversi rispetto alla spiegazione sul libro. Ad esempio, l'aggiunta dell'acqua di rose alla crema, avviene fuori dal fuoco, mescola appena e poi non si prosegue la cottura. Forse è questo passaggio che ha compromesso il risultato finale, o forse sono stata io a sbagliare qualcosa. Inoltre la crema nel video non mi sembra liscia ma con alcuni grumi. Quando il dolce viene sformato, la consistenza è piuttosto morbida e non come appare nella foto del libro. L'autrice scrive di usare un cucchiaio di legno, ma nel video utilizza la frusta...
Peccato, perché il sapore finale è buono e delicato, e il profumo dell'acqua di rose caratterizza questa preparazione in modo molto particolare e per me nuovo.
Se qualcuno di voi avesse esperienza con questo dolce, e potesse aiutarmi a capire il problema, si faccia avanti!

giovedì 6 febbraio 2014

Lemon Meltaways di Martha Stewart

Era da un po' di tempo che questi biscotti aspettavano di essere pubblicati... chissà perché, visto che li ho fatti e rifatti, e ogni tanto in casa mi dicono: "ma non li prepari più quei biscotti al limone che si sciolgono in bocca?" Io cerco sempre di accontentare le persone a cui voglio bene...
Questi biscotti meravigliosi li ho scoperti grazie all'Araba più simpatica del web, Stefania l'Arabafelice, l'"ambasciatrice" di Martha Stewart in Italia (o in Arabia...? ;) Io ho raddoppiato le dosi ed ho sostituito l'estratto di vaniglia con un baccello di vaniglia, mi piace che si vedano i semini :)



da Cookies di Martha Stewart

Ingredienti per circa 40 biscotti

170 g di burro freddo, tagliato a pezzetti
40 g di zucchero al velo
la scorza grattugiata di un limone
4 cucchiai di succo di limone
240 g di farina
due cucchiai di maizena (amido di mais)
un pizzico di sale
i semini di un baccello di vaniglia
zucchero a velo, per la copertura

In una ciotola ampia ed utilizzando delle fruste elettriche, ridurre a crema il burro con lo zucchero a velo, finché sarà chiaro e spumoso, per almeno 5 minuti. Unire la scorza e il succo di limone, la vaniglia ed il sale. In un'altra ciotola, mescolare la farina con la maizena, poi versarle nel burro montato, poco per volta, e con le fruste in funzione a bassa velocità. Volendo, potete effettuare questa operazione anche con una spatola o un cucchiaio di legno. L'impasto ottenuto risulterà piuttosto morbido, è così che dev'essere, quindi non aggiungete altra farina!
Dividere l'impasto in due parti e distribuire ogni metà su un foglio di carta forno. Formare dei rotoli del diametro di 4 cm circa, aiutandovi a modellarli con la carta forno. Chiudere le due estremità di ciascun rotolo con dello spago da cucina e far rassodare in frigorifero per almeno 2 ore. Un rapido passaggio in freezer vi aiuterà nel successivo taglio. Dopo il riposo, togliere i rotoli dalla carta e tagliarli a fette di un cm circa di spessore. 



Disporre le fette su una teglia da forno rivestita con carta forno e mettere in frigorifero fino al momento di infornare. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 13 minuti circa. I biscotti dovranno risultare appena dorati sui bordi e rimanere chiari al centro. Sfornare, far intiepidire per 5-10 minuti, poi rotolarli nello zucchero al velo. 
Lo zucchero al velo lo preparo sempre in casa con un vecchio macinino da caffè, che utilizzo solo per questo scopo, ma che sul più bello ha smesso di funzionare... e il mio zucchero non è proprio al velo, ma i biscotti erano comunque strepitosi! Come dice il titolo della ricetta, questi biscotti si sciolgono letteralmente (in bocca).
Si conservano fino a due settimane, in una scatola di latta.

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